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mercoledì 13 novembre 2013

Autolesionismo a 5 stelle



Certo che quando si tratta di mostrare il fianco il M5S non è secondo a nessuno. Emblematico l'intervento della deputata Emanuela Corda durante la commemorazione alla Camera per i 10 anni dalla strage di Nassyria. Ora, che siano condivisibili o meno le sue parole, al di là di ipocrisie, moralismi e strumentalismi del caso, una cosa del genere e cioè, "Anche il kamikaze della strage di Nassiriya fu una vittima" e "Nessuno però ricorda il giovane marocchino che si suicidò per portare a compimento la strage e quando si parla di lui lo si dipinge solo come un assassino e non come una vittima, perché anche egli fu vittima oltre che carnefice", secondo me, puoi dirlo in una riunione ristretta tra fedelissimi, al bar con gli amici, a cena con la famiglia, no alla Camera durante la commemorazione dei caduti! 

Che un kamikaze sia carnefice e vittima allo stesso tempo poiché si tratta di una persona portata ad un gesto disperato plagiato da un ideologia criminale, spinto dalla fame e dalla speranza che quel suo sacrificio avrebbe fatto vivere meglio i suoi familiari, può essere un opinione, un punto di vista (piuttosto estremo) condivisibile o meno, ma non lo vai a sventolare in un covo di serpi come il parlamento.
Ma è così difficile capire che i detrattori non aspettano altro?

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