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sabato 6 ottobre 2012

Spostarsi a Napoli (su gomma)


PARENTESI PUBBLICITARIA.
UDUITE UDITE: questa vignetta ha qualcosa di speciale, segna l'inizio di una collaborazione del sottoscritto con la redazione del free press LA LIBERA INFORMAZIONE FLEGREA che da on line (la trovate a questo indirizzo http://www.epressonline.net/ ) passa in versione cartacea.
Un ringraziamento speciale va al direttore Emiliano Dario Esposito che ha creduto nella mia "arte" e mi ha dato questa opportunità.


Chiusa la parentesi pubblicitaria e rifoderato il mio ego passo all'articolo del giorno.
Avete mai provato a spostarvi coi mezzi bubblici per Napoli? Intendo i trasporti su gomma, se avete culo andrà tutto bene, tornerete a casa sani e salvi e ve la caverete solo con un pò di stress. Se vi va male (cosa che avviene alquanto spesso), beh.. se vi va male Dio solo sà quale sarà la vostra sorte. Quindi se per qualche malaugurato caso capiti di dovervi recare dalla periferia al centro e di essere costretti, causa forza maggiore, a dover usufruire di tali mezzi di trasporto, meglio che salutiate tutti i vostri cari, lasciate detto dove andate, vi assicuriate di aver il cell carico con un pò di credito a disposizione, del contante per eventuali viveri e, se avete una certa età, meglio scrivere le proprie volontà prima di uscire.
Ovviamente come al solito esagero (esagero?) ma personalmente in passato mi sono ritrovato a vievere viaggi che a confronto l'odissea è stata una scampagnata. Ore ed ore ad aspettare ad una fermata che passasse un pulman che non arrivava mai e, sovente, quando arrivava era impossibile da prendere talmente era colmo di persone. Cioè era davvero così colmo, ma così colmo che a confronto gli ebrei deportati dai nazisti viaggiavano in first class! Pressione e temperature interne arrivavano a livelli  inauditi, si narra che i passeggeri, nonostante le varie fragranze esotiche e multietniche che si fondevano tra loro creando nuovi aromi che andavano diffondendosi per via aerea durante tutto il tragitto, fossero costretti a tener ugualmente chiusi i finestrini per evitare che qualcuno venisse catapultato fuori dall'enorme pressione che si veniva a creare all'interno del mezzo. A volte dopo aver aspettato molto tempo e aver perso ogni speranza di ritornare alla propria casa, di queste trappole su gomma ne passavano addirittura due della stessa linea uno dietro l'altro ma sempre nelle medesime condizioni. Quindi nel caso si fermassero (non è detto che lo facessero sempre) si veniva colti da un terribile dilemma: rischiare vita e sanità mentale addentrandosi in quella bolgia infernale o rischiare di non tornare mai piu a casa nell' attesa del prossimo mezzo?
Molti, stufi dell'attesa, si sono dati alla malavita specializzandosi in furti d'auto, altri, finiti soldi e viveri, si sono visti costretti a fingersi rom e chiedere l'elemosina ai semafori, mentre i piu temerari la disperazione li ha ridotti alla truffa, alla rapina e agli scippi. Tutto pur di sopravvivere.  

RACCOLTA FONDI
E poi ci si meraviglia che a Napoli ci sia un così alto tasso di furti d'auto e criminalità?...
Si dice che sia iniziata una raccolta fondi da parte del sindaco De Magistris per allestire dei campi di accoglienza per i passeggeri dei mezzi di trasporto su gomma. Date quello che potete per aiutare chi è piu sfortunato di voi.


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